Finanziamenti agevolati alle pmi per l’acquisto di beni strumentali (Nuova Sabatini)

Marco Strada DiMarco Strada
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Nell’attuale realtà economica, la corsa verso una struttura imprenditoriale più competitiva risulta vitale per la sopravvivenza delle piccole e medie imprese.

L’aggiornamento della propria struttura richiede, però, investimenti significativi per i quali diventa fondamentale l’accesso al credito attraverso banche e intermediari finanziari.

Il contributo “Nuova Sabatini” agevola questo passaggio, abbattendo il costo degli interessi per l’imprenditore.

Il contributo

L’importo erogato all’impresa è pari a quello degli interessi, calcolati un un finanziamento dello stesso importo di quello concesso, della durata di 5 anni, al tasso d’interesse del 2,75% annuo.

Questo significa che, a prescindere dal tasso d’interesse concordato con la banca/intermediario, l’importo del finanziamento sarà sempre pari a quello dei contributi calcolati al 2,75%.

Il tasso d’interesse per il calcolo dei contributi aumenta al 3,575% annuo per gli investimenti

  • in tecnologie digitali
  • in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti

Sul sito del MISE è disponibile un foglio di calcolo per la quantificazione del contributo in rapporto al finanziamento.

I beneficiari

Possono accedere al contributo le piccole e medie imprese.

In generale, si definiscono piccole e medie imprese quelle che rispettano congiuntamente i seguenti requisiti:

  • meno di 250 persone occupate (meno di 50 per le “piccole imprese”)
  • fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro (10 per le “piccole imprese”)
  • totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro
    (10 per le “piccole imprese”)

I beneficiari devono inoltre

  • essere imprese regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese alla presentazione della domanda
  • (per le imprese estere) aprire una sede operativa in Italia entro il termine di ultimazione dell’investimento
  • non risultare in liquidazione, sottoposte a procedure concorsuali o “impresa in difficoltà”

L’operazione finanziata

Spese ammissibili

Agevolazione al 2,75%

Acquisto, anche in leasing finanziario, di

  • beni strumentali ad uso produttivo, correlati all’attività svolta
  • dotati di autonomia funzionale
    • non ammesso l’acquisto di “parti”
    • ammesso invece l’acquisto di “moduli” aggiuntivi che permettano nuova funzionalità
  • riguardanti gli investimenti sotto elencati
  • destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare in Italia
    • possibile eccezione per beni compresi in unica fornitura e fattura di costo non inferiore a € 516,46 al netto di iva ciascuno

Agevolazione a 3,575%

Il contributo maggiorato al 3,575% è previsto per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in

  • tecnologie, compresi gli investimenti in
    • big data
    • cloud computing
    • banda ultralarga
    • cybersecurity
    • robotica avanzata e meccatronica
    • realtà aumentata
    • manifattura 4D
    • radio frequency identification (RFID)
  • sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti

Le spese devono prevedere l’acquisto di beni previsti dagli allegati alla circolare 14036/2017 del MISE, in particolare:

-allegato 6a, pubblicato sul sito del MISE, per l’acquisto di beni materiali

-allegato 6b, pubblicato sul sito del MISE, per l’acquisto di beni immateriali

Spese non ammissibili

  • acquisto componenti o parti di macchinari senza autonomia funzionali
  • terreni, fabbricati e opere murarie
  • scorte di materie prime e semilavorati
  • materiali di consumo, spese di funzionamento, spese di utenze
  • prestazioni di servizi e consulenze, spese legali, spese relative al contratto di finanziamento
  • acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di quelli esistenti in azienda
  • commesse interne
  • beni usati o rigenerati
    • i beni devono essere nuovi
    • anche nel caso di acquisizione di uno stabilimento (vedi sotto), non è ammissibile a contributo l’acquisto dei beni usati già presenti nello stabilimento ma solo dei beni nuovi necessari a riaprirlo / evitarne la chiusura
  • pubblicità e promozioni

Investimenti ammissibili

Imprese operanti settori diversi da quello agricolo o della pesca / acquacoltura

-creazione di un nuovo stabilimento

-ampliamento di uno stabilimento esistente

-diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi

-trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente

-acquisizione di attivi di uno stabilimento, se

  • lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso in mancanza di acquisto
  • gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazione con l’acquirente
  • l’operazione avviene a condizioni di mercato

Imprese operanti nei settori agricolo, forestale e zone rurali

-investimenti materiali o immateriali nelle aziende

-investimenti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli

Imprese operanti nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione della pesca e dell’acquacoltura

-miglioramento dell’efficienza energetica e mitigazione degli effetti dei cambiamenti cliematici

-aiuti per i porti di pesca, luoghi di sbarco, sale per vendita all’asta e ripari di pesca

-aiuti per gli investimenti produttivi nel settore dell’acquacoltura

-aiuti alle misure di commercializzazione

-aiuti alla trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura

Requisiti finanziamento

Valore tra € 20.000,00 ed € 2.000.000

Deliberato a copertura di un investimento ammissibile e non superiore al suo importo

Durata massima di 5 anni (dalla stipulazione del contratto o, per leasing finanziario, dalla consegna del bene), comprensivi dell’eventuale periodo di preammortamento / prelocazione (non superiore a dodici mesi)

In caso di leasing, l’impresa è obbligata all’acquisto

Dev’essere stipulato con una banca / intermediario finanziario aderente alla convenzione tra MISE, ABI e CDS

La concessione di finanziamento può essere assistita dalla garanzia del Fondo di Garanzia fino all’80%

Cumulabilità

Per le imprese diverse da quelle operanti nei settori agricolo / pesca / acquacoltura l’aiuto è cumulabile con altre agevolazioni per le stesse spese, comprese quelle “de minimis”, purché non siano superate le soglie massime di intensità previste dalla normativa Europea.

Per le imprese agricole non è possibile il cumulo con aiuti “de minimis”; è possibile il cumulo con altri aiuti applicabili al settore, all’interno delle soglie massime di intensità.

Per le imprese del settore pesca e acquacoltura, è possibile il cumulo con gli altri aiuti di settore, compresi gli specifici aiuti de minimis, all’interno delle soglie massime di intensità.

Soglie per progetto e impresa

Le agevolazioni sono concesse come aiuti in esenzione dagli obblighi di notifica e non come “de minimis”.

Si applicano tutti i requisiti previsti dalla normativa europea per la compatibilità dell’aiuto, tra cui

settori diversi da quello agricolo e della pesca / acquacoltura

intensità dell’aiuto non superiore al 10% dei costi ammissibili (20% per le piccole imprese)

settori agricolo, forestale e zone rurali

intensità dell’aiuto non superiore al 40% dei costi ammissibili (50% per le regioni meno sviluppate)

per le aziende operanti

  • nella produzione agricola primaria: aiuto non superiore a 500.000 € per impresa e per progetto di investimento
  • nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli: aiuto non superiore a 7.5 milioni € per impresa e per progetto di investimento

settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura

intensità dell’aiuto non superiore al 50% dei costi ammissibili

spese ammissibili non superiori a 2 milioni € e aiuto non superiore a 1 milione € per beneficiario e per anno

Il procedimento (cenni)

La domanda va presentata dalla PMI alla banca / intermediario finanziario scelto.

L’intermediario, effettuata una prima verifica, trasmetterà al MISE richiesta di prenotazione delle risorse. Il Ministero emetterà decreto di concessione del contributo.

Il contratto di finanziamento dev’essere stipulato entro il mese successivo a quello della ricezione del decreto di concessione.

L’investimento dev’essere completato entro dodici mesi dalla stipula del contratto di finanziamento. Il completamento dev’essere dichiarato al Ministero entro 60 giorni.

Il contributo viene erogato in quote annuali, con richiesta di erogazione della prima quota entro centoventi giorni dal termine ultimo previsto per la conclusione dell’investimento.

Le successive richieste devono essere presentate non prima di 12 mesi dalla richiesta precedente e non oltre i 12 mesi successivi. E’ possibile richiedere contestualmente due quote maturate.

Tra le cause di decadenza dal contributo, si ricorda il mancato rispetto, da parte del beneficiario, dei termini di pagamento previsti dal contratto di finanziamento / leasing.

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