Incentivi all’assunzione – reddito di cittadinanza

Marco Strada DiMarco Strada
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Nel decreto legge 4/19 sull’introduzione del reddito di cittadinanza, al quale è dedicato questo articolo, sono previsti anche incentivi al datore di lavoro per favorire l’assunzione dei percettori del reddito.

L’incentivo prevede l’attribuzione a favore del datore delle somme che verrebbero comunque corrisposte al lavoratore attraverso il reddito di cittadinanza.

La misura dell’incentivo è pari all’importo mensile del reddito di cittadinanza percepito dal lavoratore al momeno dell’assunzione, non superiore a € 780 mensili, per tutto il periodo in cui il lavoratore avrebbe ancora dovuto percepirlo fino alla scadenza dei diciotto mesi, comunque non inferiore a cinque mensilità.

L’incentivo consiste nell’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore e del lavoratore, con esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’inail, e non può superare il loro importo.

Una particolarità è prevista per i casi in cui il rapporto di lavoro venga instaurato all’esito del percorso di formazione cui il lavoratore si sia sottoposto nell’ambito dei programmi per l’erogazione del reddito di cittadinanza: in questo caso, il beneficio verrà diviso a metà tra il datore e l’ente di formazione.

Gli incentivi spettano per assunzioni a tempo pieno e indeterminato, con incremento occupazionale netto del numero dei dipendenti. Si ricorda che è considerata assunzione a tempo indeterminato anche il rapporto di apprendistato.

Il datore di lavoro potrà procedere al licenziamento del beneficiario solo per giusta causa o giustificato motivo. In caso contrario, dovrà restituire l’incentivo maggiorato delle “sanzioni civili” previste dalla L. 388/2000. Oltre al caso dei licenziamenti dichiarati illegittimi in caso di impugnazione, appare quindi sanzionato anche l’utilizzo di altri mezzi “legittimi” di interruzione del rapporto, ad esempio avvalersi di clausola di prova o di recesso al termine dell’apprendistato.

La disciplina sarà applicabile quando inizierà l’erogazione del reddito di cittadinanza, prevista per Aprile. Sarà comunque necessario verificare eventuali modifiche o integrazioni alla disciplina in sede di conversione del decreto legge 4/19, pubblicato il 29 gennaio, e l’emanazione di eventuali normative di dettaglio.

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